850 SPIDER - "prima serie"  1965 - 1968

1964/1965 - Un sapiente Bertone che già sà come dovrà essere impostata la nuova 850 Spider, affida alla capace matita di un giovane Giugiaro la concretizzazione delle sue idee: partendo dal concept della Testudo, show car del 1962, le caratteristiche della nuova spider saranno linea filante ed avveniristica con muso spiovente e fari a filo della carrozzeria.

Sul muso, realizzato in un corpo unico con i due parafanghi anteriori, sono installati i due fari quasi circolari a filo carrozzeria; spicca inoltre il tradizionale stemma Fiat circolare su sfondo rosso e circondato da una corona d' alloro dorata, sinbolo delle sportive della casa torinese. Il paraurti privo di rostri alleggerisce ulteriormente l'immagine del frontale; la line della fiancata, semplice ed estremamente pulita è percorsa da una semplice nervatura da muso a coda; niente maniglie per l' apertura delle porte, come a non voler inquinare con orpelli la semplicità delle forme, solo un pulsante, con la serratura al suo interno ed un' incavo per infilarci le dita per agevolarne l' apertura. Unico elemento concesso il logo Bertone con il fregio riportato anche sul cruscotto.
Molto eleganti anche i gruppi luci posizione/frecce, realizzati in curva e posizionati appena sopra i paraurti ed ai due estremi del frontale; Lo specchietto retrovisore esterno, rotondo e cromato con braccetto snodato, è fissato sul lungo parafango sinistro, forse in posizione un pò lontana dal guidatore per essere effettivamente utile.
Per quello che riguarda i cerchi ruota essi sono in lamiera stampata ed impreziositi da coppe ruota cromate con scritta Fiat.
La coda tronca è caratterizzata dal paraurti in due pezzi al centro dei quali è ricavato lo spazio per la targa. Finezza progettuale le luci targa ricavate all' interno di due conchiglie facenti parte integrante del disegno dei paraurti.
Sopra la linea dei paraurti un profondo incavo che va da sinistra a adestra crea l' alloggiamento per i due gruppi ottici, rimasti praticamente invariati per tutte le versioni successive, ed al centro, una mascherina in alluminio stampato che ricreava l' idea di una griglia a barrette verticali.
Sul cofano motore viene di nuovo proposto il logo Fiat a corona d' alloro e sotto la scritta 850; due serie di incisioni creano due griglie simmetriche per agevolare il ricircolo dell' aria nel vano motore e, proseguendo verso l' abitacolo, due cerniere a baffo allungate creano un meccanismo ad apertura contrapposta dello stesso cofano motore e del pannellino che elegantemente occulta la capote in tela quando si viaggia a vettura scoperta. Sempre sul cofano motore trovano posto tre ganci cromati che servono per bloccare la parte posteriore della capote quando è chiusa in modo che la guarnizione in gomma, di cui è provvista, faccia battuta sul cofano stesso, per evitare eventuali infiltrazioni d' acqua. L' acqua rimane comunque un problema, e se ci si imbatte in un temporale bisogna sperare che duri poco! 
L' interno è caratterizzato da due posti secchi, alle spalle dei quali una panchetta permette di stivare alcune borse quando la capote non è ripiegata al suo interno e trattenuta da una cinghia in gomma nera con apposito gancetto.
La plancia è il vero capolavoro per una spider economica: un guscio portante in poliuretano espanso rivestito in similpelle, morbido al tatto, crea due aree simmetriche allungate rifinite con pannelli in finto legno sui quali, dal lato guida sono incastonati i vari elementi della strumentazione mentre dal lato passeggero una maniglia allungata per tenenrsi, un pulsante per l' apertura di un cassettino portaoggetti che si apre a ribalta ed un fregio caratteristico della Carrozzeria Bertone (non era insoloto sacrificare parte di questo pannellino per ricavarci l' alloggiamento dell' autoradio, optional dell' epoca). Tra i due pannelli in finto legno, si trova il posacenere con pannellino a scatto con contorno in alluminio naturale satinato.

La strumentazione, molto ricca, ad elementi circolari con ghiera cromata, prevedeva: contachilometri, contagiri (optional sui primi esemplari ma quasi subito fornito di serie) termometro acqua, indicatore livello carburante, indicatore della pressione dell' olio, contachilometri parziale, reostato illuminazione spie e strumenti, interruttore luci e tergi. Completano la dotazione dell' abitacolo l' interruttore ventola riscaldamento, due levette per il passaggio aria fredda ed aria calda, l' accendisigari. L' aria calda veniva distribuita attraverso due bocchette circolari verso il parabrezza (le stesse della 850 berlina), verso i due vani gambe mediante due sportellini di plastica, verso il tunnel centrale tramite un microscopico pannellino apribile.
Il volante, a raggio abbastanza ampio, è costituito da una ghiera in plastica nera e due razze cromate a sezione ellittica schiacciata ed andamento rastremato dal piantone verso l' esterno. Al centro il pulsante del clacson con la scritta Fiat. Leva del cambio con classico pomello a palla nera.
Alla base del cruscotto, alle due estremità, due plafoniere danno luce all' apertura delle portiere. La pavimentazione dell' abitacolo è rivestita da un semplice tappetino in gomma relativamente sottile e per la cui protezione si rendeva necessario l' acquisto di ulteriori tappetini in gomma preformati. 
Il cofano anteriore cela un bagagliaio stretto e lungo a due livelli il cui esiguo spazio è compromesso dalla presenza della ruota di scorta posizionata in modo orizzontale, la trusse di attrezzi, la sacca in plastica con il liquido lavavetri; in uno scomparto quasi a ridosso del parabrezza trovano posto la vaschetta dell' olio freni ed il motorino del tergicristallo.
Un coperchio metallico cela poi il vano della batteria.
Accessorio dell' epoca molto importante è l' hard top o tetto rigido; realizzato in lamiera, foderato al suo interno con imperiale in similpelle colore chiaro e trama millepunti, possiede un ampio lunotto posteriore che permette una straordinaria visibilità posteriore. Per il suo montaggio si devono rimuovere: la capote in tela ed il pannello ribaltabile.
Con l' hard top la vettura assume un aspetto di piccolo coupè, molto aggressivo e si può dire che sia uno dei rari casi in cui il design della vettura sia altamente stimolante nelle tre configurazioni capote aperta, capote chiusa e hard top.
Per quello che riguarda i cerchioni, come già detto, erano in lamiera stampata con una corona di fori circolari ed una coppa coprimozzo cromata con la scritta Fiat; molto spesso però l' acquirente amava personalizzare la propria vettura con dei cerchi a razze "Borrani", un accessorio molto in voga negli anni '60.
Verso la fine degli anni '60 e con la diffusione dei cerchi in lega, le 850 spider avranno a disposizione come optional diversi tipi di cerchi soprattutto Campagnolo e Cromodora. E' quindi faile oggi trovare delle 850 Spider 1 serie arricchite con cerchi in lega.
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